Il cavallo di Troia

Il ddl Zan dà per scontata la accettazione senza discussione della teoria del gender, e parte da tale accettazione come se fosse un principio ormai pacificamente accettato.

Il che non è.

La gente sa perfettamente che in natura non è così ed è grave che il mondo cattolico non si ribelli ad una tale imposta accettazione.

Solo per evitare i cosiddetti scontri ideologici non si dichiara apertamente che dietro la ideologia del gender operano due grandi forze, entrambe di gravissime conseguenze:

la prima è ideologico neomarxista che si rifà alla scuola di Francoforte, che vuole capovolgere i principali parametri antropologici sui quali si è sviluppata la società umana dal suo inizio. Lo scopo principale di tale ideologia è liquidare la famiglia tradizionale ed eliminare la legge naturale dalle coscienze, a partire dalla coscienza dei bambini fin dalla tenera età, attraverso la sessualizzazione precoce;
la seconda è di carattere materiale e finanziario: fecondazione in vitro, cambiamento di sesso, utero in affitto, aborti. Vi sono milioni di dollari di profitti. Che il grande capitale sia interessato a questo grande business spiega perché tutta la grande stampa sia tutta pro LGBT e pro DDL Zan. 

E’ dovere del mondo cattolico gridare dai tetti che il DDl Zan non serve è dannoso, segna la fine della civiltà del diritto e la negazione non solo del diritto naturale, ma della stessa natura.

In un momento in cui si celebra l’ambiente, ma pare vietato chiamare l’ambiente “natura”, anzi lo si distingue da questa, come se la natura umana fosse avulsa dall’ambiente. Papa Francesco nella Laudato sì…scrive “(parte III n 5) L’ecologia umana implica anche qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell’essere umano con la legge morale inscritta nella sua propria natura, relazione indispensabile per poter creare un ambiente più dignitoso. Affermava Benedetto XVI che esiste una «ecologia dell’uomo» perché «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere». In questa linea, bisogna riconoscere che il nostro corpo ci pone in una relazione diretta con l’ambiente e con gli altri esseri viventi. L’accettazione del proprio corpo come dono di Dio è necessaria per accogliere e accettare il mondo intero come dono del Padre e casa comune; invece una logica di dominio sul proprio corpo si trasforma in una logica a volte sottile di dominio sul creato. Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé. In tal modo è possibile accettare con gioia il dono specifico dell’altro o dell’altra, opera di Dio creatore, e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che pretenda di «cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa»”

Ma come è capitato con altri grandi temi etici diventati legge, ricordiamo per tutti l’aborto, la ideologia ha preceduto la vita ed i comportamenti delle persone, ed ha finito per determinarli.

Quando il Diritto precede ed influisce sul costume, la gente pensa che sia eticamente corretto ciò che è giuridicamente lecito.

ILDDL ZAN È pericoloso non per la punizione della omotransfobia che fra l’altro checchè ne dica la propaganda LGBT non è affatto una emergenza essendo i comportamenti discriminatori già puniti nel codice penale, ma per la introduzione pacifica ed indiscussa del gender.

IL Parlamento finisce per essere gravemente colpevole nel volere disciplinare legislativamente ciò che deve essere invece lasciato alla coscienza ed ai diritti personalissimi dell’uomo.

Il DDL Zan è il CAVALLO DI TROIA per l’ingresso nel Diritto della teoria del gender con le conseguenze sulla visione della vita, della educazione e della crescita umana e morale delle persone a partire dai più bisognosi: i bambini.

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